Peppe Mattera: “Tornare a Forio per me significa davvero tanto, forse più che per tanti altri calciatori”

Certi amori fanno giri immensi e poi tornano” le parole di Antonello Venditti rappresentano la sintesi del ritorno a Forio di Peppe Mattera. Un innesto di spessore assoluto per la squadra del patron Amato, che si assicura non solo un giocatore dalla carriera prestigiosa, ma soprattutto un leader, un riferimento, un figlio di Forio pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua storia calcistica.
Venticinque anni dopo gli esordi nel “Torrione”, Mattera riabbraccia i colori biancoverdi. E lo fa con lo spirito di chi ha ancora fame di calcio, di chi non cerca l’ultima passerella, ma nuovi stimoli e nuove battaglie. Un ritorno a casa per l’esperto ed affidabile difensore centrale, classe 1983, foriano e cresciuto nel Torrione prima di essere promosso nella prima squadra del Forio.
Del resto, la sua carriera parla per lui: oltre 300 presenze conquistando ben tre promozioni, ovvero la vittoria del campionato di Eccellenza nel 2005-06; il successo targato Carlino – Campilongo nel 2012-13 (dalla Serie D alla Seconda Divisione) e, nella annata successiva, la settima posizione in classifica che, in virtù della riforma allora in atto, valse la promozione in Prima Divisione.I successi di Mattera, però, non finiscono qui e vanno ben oltre: nel 2015-2016 conquista la serie B con il Benevento.
“Taglialatela ha capito le mie esigenze e mi ha lasciato andare senza problemi. Per me Forio è casa, e sentivo il bisogno di tornare dove tutto è cominciato.”
Nell’estate del 2018 il Bari della famiglia De Laurentiis si affida alla sua esperienza per riportare il gallo bianco rosso nel calcio che conta: il risultato è ben noto con la promozione in Serie C che giunge dopo un avvincente duello con la Turris. Nel 2024 l’ultimo trionfo, stavolta con la maglia dell’Altamura dove Peppe Mattera conquista, ancora una volta in carriera, la Serie C. Le sue qualità sono state anche al servizio di Pianura, Aversa Normanna, Casertana, Matera e Casarano.
Peppe Mattera: “tornare a Forio per me significa davvero tanto, forse più che per tanti altri calciatori”“In primis, desidero ringraziare – è il pensiero di Mattera immediatamente dopo essersi legato al Real Forio 2014 del patron Amato – il presidente dell’Ischia Pino Taglialatela: ero legato ai gialloblù da un altro anno di contratto ma quando per problematiche personali ho chiesto di andare via non mi è stata opposta alcuna problematica. Ho scelto il Real Forio 2014 perché ha una società seria che negli ultimi anni ha ottenuto risultati importanti ed un progetto intrigante. Ho scelto, inoltre, Forio perché è casa mia”.

Cosa significa per te questo ritorno, anche considerando che hai scelto di scendere di categoria rispetto alla Serie D con l’Ischia?“Tornare a casa, tornare a Forio per me significa davvero tanto, forse più che per tanti altri calciatori. Ho fatto una scelta che va oltre il livello della categoria. Ho deciso anche per motivi familiari: stare vicino ai miei cari era diventato prioritario”.
E’ questa la motivazione principale?“Tantissimo. Come sai, la mia famiglia vive a Matera. Quest’anno l’Ischia molto probabilmente disputerà il girone G, e con sei trasferte in Sardegna e le altre nel Lazio sarebbe stato davvero difficile per me tornare a casa. Il Real Forio, invece, gioca spesso il sabato o la domenica mattina, il che mi permette di rientrare facilmente e stare vicino ai miei affetti più cari.”
E’ vero che “scendi” in Eccellenza, ma sai bene che l’ambiente di Forio è notoriamente caldo. E la rosa costruita dal presidente Amato sembra davvero importante.“È vero, qui si respira entusiasmo. Conosco molti ragazzi, sono stimolato e ho ancora tanta voglia di giocare. Questa non è una squadra qualsiasi, c’è una struttura solida e la rosa è davvero di livello. Il progetto è serio”.
I tifosi foriani sono noti per essere molto esigenti. Hai già ricevuto qualche messaggio dopo l’annuncio del tuo ritorno?“Sì, mi hanno chiamato in tanti. So bene che qui non si scherza: quando si fa sul serio, si fa sul serio. Ma questo è uno stimolo in più. I tifosi mi conoscono e sanno che darò tutto”.
Con gli anni che passano, è sempre più difficile trovare stimoli. Dove li trovi tu?“La voglia viene da dentro. Ma contano anche l’ambiente, il gruppo, la società. Se tutto funziona, trovi gli stimoli giusti. Qui a Forio ho trovato un contesto che mi fa stare bene, ed è questo che mi spinge a continuare”.
Come hai vissuto l’ultima stagione all’Ischia, nonostante le difficoltà?“È stata una stagione complicata, inutile nasconderlo. Ma nello spogliatoio c’erano persone perbene, veri professionisti. Abbiamo fatto il nostro dovere fino alla fine. Non porto rancori, anzi, ho bei ricordi”.

Ti mancherà Davide Trofa?Sicuramente (ride). Abbiamo condiviso tanto, ci sentiamo spesso. Ma anche con tutti gli altri ragazzi dell’Ischia sono rimasto in ottimi rapporti. Organizzeremo una cena a settimana per stare insieme”.
Ritrovi anche Pippo Florio, un amico e un giocatore importante. L’hai sentito?“L’ho rivisto di recente a una partita di beneficenza. Non ci siamo sentiti telefonicamente, ma ci siamo già parlati. Filippo è un calciatore che non dovrebbe stare in Eccellenza, farà la differenza. Sarà bello condividere di nuovo il campo con lui”.
Hai mai pensato di lasciare l’isola, magari per una categoria minore, in piazze più vicine alla tua Matera?“Ho un ottimo rapporto con tanti dirigenti, anche al di fuori dell’isola. Ci sono stati contatti, ma alla fine ho scelto di restare sull’isola. Avevo bisogno di ritrovare equilibrio e motivazioni, e Forio mi ha offerto tutto questo”.Dietro le parole, c’è il ritratto di un uomo e di un calciatore che, a dispetto degli anni, continua a fare la differenza. E per il Real Forio 2014, si tratta di un colpo pesantissimo, non solo sul piano tecnico, ma anche sotto il profilo identitario. Una bandiera che torna a sventolare allo Stadio “Salvatore Calise”.
Il Dispari